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MARIELLA NAVA: a spasso nel 'TEMPO MOSSO'

MARIELLA NAVA: a spasso nel 'TEMPO MOSSO'

E’ uscito in questi giorni ‘TEMPO MOSSO’ il nuovo disco di Mariella Nava, uno sguardo sul tempo che stiamo vivendo. Vita e amore si inseguono  poeticamente tra le note delicate della cantautrice, veterana della musica da oltre 25 anni, grande interprete e generosa autrice per altrettanti illustri colleghi come discografiche, sia successi donati al pubblico per voce di nomi come Bocelli, Zero, De Crescenzo, Vanoni, D'Alessio, Syria, Amii Stewart, Mietta, Bertè, Dalla, Dionne Warwick, e tanti altri.

‘TEMPO MOSSO’ da 14 tracce piene di passione e di voglia di far specchiare ancora la musica italiana negli occhi positivi delle persone. Da tarantina verace così ha descritto questo ultimo lavoro:

'La lavorazione di ‘TEMPO MOSSO’  è durata tre anni ed è iniziata un anno dopo l’album ‘Dentro una rosa’. E’ stata una preparazione meticolosa, di notevole ricettività perchè è pieno di sguardi sul mondo. La decisione per questo titolo è per l’inquadratura su questo tempo che attraversiamo attraverso l’esperienza e la nostra verità.'

- ESSERE CANTAUTORI OGGI. QUALI SONO I VANTAGGI E QUALI LE DIFFICOLTA’                                                            

Il pensiero incontra delle difficoltà e si scontra con il senso di fatica. Diciamo che chi inizia si apre una strada in qualche modo spianata. Chi un tempo disdegnava un pochino il cantautore oggi si quasi ad averne fame. E questo è propizio, è il momento buono per dire qualcosa. In questo contesto la canzone d’autore trova ossigeno, respiro. Fa si che un raggio di sole sotto le nuvole di quel tempo mosso ci sia.

- I TESTI SONO INTENSI, FEMMINILI, ESTREMAMENTE POETICI. NEL CAOS QUOTIDIANO DOVE TROVI LA ‘POESIA’?                                                                                                                                                                                   

L’Universo è poesia forse proprio perchè viene dal caos. L’essenziale è fermarsi, raccogliersi, per trovare colori e sfumature giuste. Mi fermo e mi trovo al pianoforte, cercando le note, sentendo i brividi sulla pelle per garantirli a chi ascolterà quello che nasce. Muovo l’anima, le corde della mia essenza.

- QUALI SONO LE COLLABORAZIONI CHE TI HANNO SEGNATA E CHE VORRESTI RIFARE?                                            

Tutte. Non toglierei nemmeno un anello o perla della collana. Non escluderei nulla di ciò che ho fatto e rifarei tutto. Mi piacerebbe averne ancora altre, anche internazionali oltre che voci della musica italiana. Per fare un nome direi Cristicchi perchè è impegnato, attento come lo è De Gregori.

- IN QUESTO PERIODO DI GESTAZIONE QUALI SONO STATI I RAPPORTI CON LE PERSONE DELLA TUA SFERA PERSONALE E PROFESSIONALE?                                                                                                                                      

Diciamo che è un disco atteso, i miei fans mi hanno chiesto per cinque anni quando sarei uscita con un nuovo lavoro. Mi scrivevano spesso, ed è stato questo che mi ha spinta, mi hanno dato un motivo per fissare un appuntamento. Di fatto un disco è una carta di presentazione, una carta di vita per un artista. Loro sono stati un forte sostegno, e naturalmente aggiungo tutte le persone che collaborano con me.

- C’E’ UN TESTO DELL’ALBUM AL QUALE SEI PIU’ AFFEZIONATA?                                                                                         

Non in modo particolare, forse ‘DA DOMANI’. Perchè è il primo singolo. Perchè mette in luce cosa ci aspettiamo, cosa siamo diventati. L’Italia me la ricordo più serena, cantabile. Purtroppo negli italiani c’è ombra di pessimismo e questo mi dispiace. Bisogna ritrovarsi, rimboccarsi le maniche. L’abbiamo sempre fatto anche in altre situazioni disastrose, nel dopoguerra, coi terremoti. L’italiano si è dato sempre da fare, ha sempre trovato la carica per ricominciare. Questo vittimismo che un pò sale in superficie non è nel suo DNA. ‘DA DOMANI’ è un incentivo a ripartire, ritrovare la forza emotiva per ricostruire un paese. Possiamo fare e reagire. E’ una canzone nata dal cuore, dalla voglia di sentirmi di nuovo in quell’Italia che ricordo.